I giorni trascorrono veloci alla GSC, ma per gli skipper ogni ora e ogni giorno sono colmi di novità e sorprese: alcune piacevoli, altre più ardue da affrontare. L’oceano, implacabile, scava in profondità nell’anima dei navigatori. L’acqua salata, il vento e le onde che sollecitano e logorano, miglia dopo miglia, l’equipaggiamento delle barche nella grande avventura della GSC, agiscono allo stesso modo sui marinai. Affrontando le sfide disseminate sulla loro rotta, scoprono innumerevoli aspetti nascosti della loro personalità e trovano le risorse, per rialzarsi dopo ogni difficoltà, che non avrebbero mai pensato d’avere.
Dafydd Hughes: emozioni in alto mare e sogni di terra
Dafydd Hughes a bordo di Bendigedig, il primo a partire e in navigazione da oltre tre mesi, racconta che nel suo giro del mondo sta vivendo ogni sorta di emozione. Da un estremo all’altro, dalla gioia alla disperazione. Questi sentimenti emergono e variano a seconda se stia ammirando un tramonto o se abbia sentito un “rumore strano” che proviene dalla barca, preludio forse di un guasto tecnico imminente. Per Dafydd, come per molti altri concorrenti, l’ansia è una costante compagna di viaggio, innescata principalmente dalla paura di un problema tecnico o dall’avvicinarsi di una tempesta violenta, imprevisti che potrebbero porre fine, in un momento, al loro sogno di circumnavigare il mondo. Dafydd racconta che non gli è mai possibile rilassarsi del tutto. Tuttavia, man mano che raggiunge nuovi traguardi e accumula miglia, la situazione migliora e la tensione si allenta. Ora è vicino a raggiungere la metà del suo percorso, un traguardo che lo riempie di entusiasmo, poiché rappresenta simbolicamente l’inizio del suo “ritorno a casa”.
Purtroppo, ciò che Dafydd temeva di più si è verificato: ieri, giovedì 30 novembre, ha annunciato che è costretto a dirigersi verso Hobart, a causa di un guasto al sensore dell’angolo di barra del suo pilota automatico.
Conforto nella routine in mare aperto: Philippe Delamare, François Gouin e David Linger
In mezzo al caos degli eventi e alla mutevolezza della meteorologia, alcuni skipper trovano conforto e serenità nella routine quotidiana. Le semplici attività come lavarsi, mangiare, dormire un numero sufficiente di ore, che sono scontate per chi vive a terra, vengono descritte e riportate nei blog degli skipper come conquiste importanti.
Philippe Delamare, a bordo di Mowgli, che sta conducendo un’ottima performance, ha manifestato fin da subito il suo desiderio di vivere la Sua bella avventura in mare. In questi giorni sta affrontando una grande depressione e raccontava all’organizzazione che, in generale, cerca di non stressarsi all’idea che sta arrivando il brutto tempo. Sa che nel corso dei prossimi due mesi sia nell’Indiano che nel Pacifico vivrà un susseguirsi di basse pressioni; quindi, preferisce pensare che sia la normalità. Sottolinea che le condizioni del mare, più che la forza del vento, rappresentano la vera difficoltà.
Per Francois Gouin a bordo di Kawan3 la routine è segnata da piccoli appuntamenti con la “terra”, focalizzati sui programmi educativi e la promozione dell’attività fisica “adattata” nella prevenzione e nel trattamento del cancro. Organizza incontri settimanali in videoconferenza con le classi delle sue amiche professoresse, Muriel e Mireille, e partecipa a scambi con studenti della scuola media di Moevai, a Tahiti, in collaborazione con l’associazione per la protezione delle tartarughe Te Mana o Te Moana. Ogni mercoledì, parla ai bambini ricoverati a Lione nel Centro Léon Bérard, dove lavora abitualmente. François trova molto piacevole interagire direttamente con i ragazzi e le giornate volano, tra la gestione della barca, i lavori di manutenzione quotidiani e tutte queste attività.
David Linger, a bordo di Koloa Maoli, racconta in un video di aver sfruttato recentemente la calma, che ha rallentato la sua navigazione per dedicarsi a lavori di manutenzione dell’attrezzatura e a un regime alimentare regolare. Mangiava ogni tre ore per recuperare le energie dopo il suo recente problematica del calcolo renale. Questa routine tranquilla e ritmata si è rivelata di grande aiuto.
Tra tecnica e prove di carattere: il viaggio di Alessandro Tosetti su Aspra
Le emozioni possono aiutarci se affrontate con un atteggiamento proattivo, come spiega Alessandro Tosetti a bordo di Aspra, discutendo di paura, coraggio e pazienza.
Alessandro Tosetti ha condiviso ieri la sua grande soddisfazione per aver risolto un fastidioso cigolio al timone della sua imbarcazione, Aspra, che lo perseguitava da una settimana e che gli faceva temere di non poter risolvere il problema in mare. Parlando della sua preparazione per affrontare le difficoltà dei mari australi, che l’attendono, racconta che si sta confrontando con altri concorrenti più avanti di lui nel percorso. Descrive la paura che a volte si prova, non come un ostacolo che blocca, ma come un’alleata che protegge.
Ronnie Simpson e Shipyard Brewing: la sua sfida sportiva unita ad un messaggio di solidarietà
Ronnie Simpson, navigando a bordo di Shipyard Brewing sotto una splendida luna piena con gli albatros che volavano sopra la sua barca, ha parlato in un video del suo sostegno a US Patriot Sailing. Veterano della guerra in Iraq, Ronnie ha subito un infortunio nel 2004, mentre era in servizio. La vela, scoperta durante il suo recupero, non solo lo ha aiutato a salvare la sua vita che non aveva direzione, lo ha anche indirizzato verso un nuovo percorso. Ronnie oggi in gara alla GSC sta realizzando il suo sogno. Al termine del suo giro del mondo desidera continuare a navigare per US Patriot Sailing con l’obiettivo di condividere i benefici della vela con altri veterani.
Oltre le avversità: Kevin Le Poidevin e il suo impegno umanitario in mare
Dopo un inizio e una preparazione difficili alla GSC, Kevin Le Poivedin, a bordo di Roaring Forty, ha superato la latitudine di Madeira. Come Ronnie Simpson, anche Kevin riflette sull’importanza di non navigare solo per sé, ma di associare la sua sfida al sostegno di due organizzazioni benefiche consolidate e affidabili: Brain Tumour Alliance Australia e Soldiers On. Pensa a coloro che sono meno fortunati, sperando che la sua avventura possa offrire loro un sollievo temporaneo dalle sfide della vita.
Nei primi giorni dopo la partenza da A Coruña, Kevin è stato travolto da un turbine di emozioni: dalla frustrazione per le avverse condizioni meteorologiche, che avrebbero dovuto essere favorevoli (“Sarò vittima di un sortilegio?”, si chiedeva scherzosamente), alla gratitudine verso tutti coloro che lo hanno aiutato a raggiungere la linea di partenza.
Édouard De Keyser, un giro del mondo all’insegna della sostenibilità
Che sia per un progetto solidale o per la protezione dell’ambiente, dà forza avere un motivo. Edouard de Keyser, attualmente in sosta a Città del Capo per affrontare alcuni problemi tecnici, ha recentemente partecipato in videoconferenza al grande festival del mare di Bruxelles, “Into the Blue”. Durante l’evento, ha condiviso con il pubblico la sua entusiasmante avventura ed espresso la speranza di riuscire a ripartire presto, con l’obiettivo di realizzare il suo sogno di circumnavigare il mondo senza l’utilizzo di combustibili fossili.
Pavlin Nadvorni, cronache dall’oceano e riflessioni sulla solitudine
Pavlin Nadvorni, a bordo di Espresso Martini, fin dall’inizio si è distinto per la sua prolifica narrazione delle avventure che sta vivendo in mare. Ha scelto di condividere apertamente le difficoltà incontrate che sono simili a quelle degli altri skipper. La navigazione intorno al mondo lo mette di fronte a sfide personali non solo tecniche ma anche psicologiche. Pavlin, che per indole è una persona socievole, rifletteva recentemente sulla solitudine e sulla nostalgia per la sua famiglia. Si è accorto di controllare con più frequenza le e-mail, alla ricerca di notizie da amici e familiari. Nonostante le precedenti esperienze lontano da casa, la mancanza della sua famiglia gli pesa particolarmente. Tuttavia, se ogni mattina può rispondere affermativamente alla domanda che pone a sé stesso “sei felice di quello che stai facendo?”, e finché la sua integrità mentale non sarà messa alla prova, continuerà risoluto a perseguire il suo sogno di navigare intorno al mondo.
Problemi alle vele per William MacBrien e Ari Känsäkoski
Ari Känsäkoski, a seguito della recente depressione che ha duramente messo alla prova sia lui che la sua imbarcazione, causando danni al carrello della randa e alle vele, non è riuscito a risolvere tutti i problemi tecnici a bordo. Mercoledì sera ha annunciato la necessità di una sosta a Città del Capo per effettuare delle riparazioni urgenti. William MacBrien, a bordo di Phoenix, aveva riportato alcuni danni minori alle vele che è però riuscito a risolvere in autonomia. William è di buon umore e in forma fisicamente.
Cole Brauer: imprevisti e sfide a bordo di First Light
Cole Brauer, la giovane e talentuosa skipper americana a bordo di First Light, ha condiviso la sua scelta di partecipare alla GSC e navigare in solitario come un modo per affermarsi nel mondo della vela, mostrando le sue capacità reali. In passato era stata discriminata a causa della sua statura o di altri stereotipi. Ora cerca la rivincita e sta conducendo una bella prova con scelte decise e coraggiose, come la scelta di fare rotta verso sud, quasi fino al limite dei ghiacci per sfruttare i venti forti ma portanti verso Capo di Buona Speranza. In un video inviato qualche giorno fa, Cole ha mostrato come la sua barca abbia subito un knock down che ha coricato la barca a 90 gradi. La navigatrice ha gestito la situazione con abilità, anche se non ha nascosto di essersi spaventata.
Riccardo Tosetto e l’incontro inaspettato e magico su Obportus
Riccardo Tosetto, a bordo di Obportus, sabato scorso aveva raccontato il difficile passaggio del fronte freddo e anche lui era impegnato in qualche “acrobazia a bordo” del suo Class40. Ieri notte, mercoledì 29, ha vissuto un momento magico che gli ha fatto dimenticare per un attimo tutte le difficoltà. Nelle prime ore del mattino, mentre si preparava a strambare, ha sentito un rumore insolito che non proveniva dalle vele o dalla barca. Curioso, ha guardato sottovento e sul mare rischiarato dalla luna piena ha visto due balene a pochi metri dalla sua barca. Inizialmente preoccupato per una possibile collisione, la sua paura si è trasformata in meraviglia mentre osservava le balene che nuotavano accanto a lui. Nonostante non sia riuscito a immortalare il momento a causa del buio, Riccardo ha vissuto intensamente quell’incontro inaspettato. L’emozione che ha provato era un misto di stupore e gratitudine per aver avuto l’opportunità di vedere uno spettacolo della natura così bello.
Louis Robein: 70 anni in oceano, un compleanno da ricordare!
Louis Robein ha festeggiato i suoi 70 anni il 27 novembre durante la sua GSC. Contattando l’organizzazione, ha condiviso l’emozione di celebrare questo importante traguardo della sua vita in mezzo all’oceano, vivendo il suo sogno. Per l’occasione, si è preparato un buon pasto a base di terrina d’anatra, coscia d’anatra e una fondue di cioccolato, il tutto accompagnato da un Mercurey del 2021. Nonostante la lontananza dai suoi cari, Louis ha ricevuto tanti messaggi di auguri dalla sua famiglia e dagli amici e bellissimi disegni e dediche dai figli e nipoti di amici e dai bambini dell’école d’Allonzier la Caille. Grazie al supporto delle maestre Nathalie e Shana, i bambini stanno seguendo la rotta dello skipper francese.
Andrea Mura, una rapida ascesa della classifica alla GSC
Andrea Mura, a bordo di Vento di Sardegna, è partito da A Coruña meno di due settimane fa. Pur essendo per ora poco comunicativo, mentre prende il giusto ritmo in mare, le sue prestazioni parlano da sole: una rotta impeccabile, ottime velocità e una rapida ascesa nella classifica dimostrano il suo valore alla GSC. Gli mancano circa 400 miglia per attraversare l’equatore e una buona gestione del passaggio nella zona di convergenza intertropicale potrebbe renderlo un serio candidato al podio.
Continuiamo a vivere le avventure e le disavventure che con la loro rotta gli skipper disegnano intorno al mondo, dai loro blog: https://globalsolochallenge.com/it/blogs-4/. Seguendoli negli oceani, ci uniamo a loro nel viaggio, condividendo le emozioni di ogni successo e ogni prova: https://globalsolochallenge.com/it/tracker/. Ricordiamo inoltre che dalla pagina del profilo di ciascun skipper è possibile inviare un messaggio di sostegno direttamente alle barche.