ANTICIPAZIONE, le fondamenta Il Vendée Globe ha collaborato con Carbone 4 – un’importante società di consulenza indipendente, specializzata nella transizione energetica – e Toovalu – creatori di una soluzione software innovativa che aiuta le aziende a gestire la loro strategia CSR – per definire una metodologia pionieristica nel campo degli eventi nautici. L’organizzazione ha applicato il metodo dell’impronta di carbonio prospettica per identificare i principali impatti del Vendée Globe 2024 e definire i modi per ridurli. Alla fine dell’evento verrà calcolata l’impronta di carbonio dell’evento (ambito 3) in modo da poter convalidare la metodologia e misurare i risultati delle azioni messe in atto.
RIDURRE, 3 leve principali
– L’impatto del villaggio: coinvolgere l’ecosistema Da varie edizioni, l’organizzazione del Vendée Globe inserisce clausole ambientali nei suoi bandi di gara, per assicurarsi di lavorare con fornitori di servizi impegnati nella salvaguardia ambientale. Gli espositori dei villaggi, dal canto loro, sono chiamati a rispettare regole sempre più esigenti. L’intera gestione del villaggio dovrà seguire iniziative che avranno conseguenze a breve e medio termine: «siamo pienamente consapevoli della necessità di migliorare continuamente le nostre pratiche per ridurre al minimo la nostra impronta di carbonio, edizione dopo edizione», spiega Alain Leboeuf, Presidente del Vendée Globe e del Dipartimento della Vandea.
– L’impatto degli spostamenti: coinvolgere i fan Gli spostamenti dei visitatori rappresentano il 63% delle emissioni. Per poter ridurre queste emissioni, il Vendée Globe ha riunito attori pubblici e privati – il Dipartimento della Vandea, la città e l’agglomerato di Les Sables d’Olonne, la Regione Pays de la Loire, il Gruppo di trasporti SNCF, l’agenzia di servizi turistici En Vendée, SyDEV (Syndicat Départemental d’Energie et d’équipement de la Vendée) e ADEME (Agenzia per la transizione ecologica) – al fine di attuare una serie di soluzioni di mobilità a basse emissioni di carbonio. Ad esempio: SNCF aumenterà il numero di treni a grande velocità TGV che permetteranno di raggiungere il villaggio, la Regione proporrà il servizio di treni regionali a 5 euro e la città metterà a disposizione dei visitatori un’intera gamma di trasporti a basse emissioni di carbonio: navette verdi a gas naturale, autobus a idrogeno, bus marittimi elettrici, biciclette self-service, ecc. Queste sono solo alcune delle soluzioni promosse attraverso una campagna di comunicazione congiunta, all’insegna di un’avventura collettiva per arrivare alla partenza della più grande regata in solitario del mondo.
– L’impatto delle barche: coinvolgere gli skipper Le imbarcazioni del Vendée Globe sono veri e propri laboratori di innovazione che influenzano l’intera industria nautica. In seguito al lavoro avviato dagli skipper della classe IMOCA, il Vendée Globe fornirà un quadro di riferimento per l’innovazione al fine di ridurre l’impatto delle barche da regata. Il regolamento 2028 includerà un Carbon Cap, un vero e proprio tetto massimo per limitare le emissioni di CO2 nella costruzione delle nuove imbarcazioni IMOCA.
ISPIRAZIONE, oltre lo sport e l’avventura Il Vendée Globe affascina molti appassionati in tutto il mondo e offre l’opportunità di sensibilizzare l’opinione pubblica: «La grandezza del nostro pubblico ci impone un dovere, in particolare nei confronti delle giovani generazioni. Per questa decima edizione, rafforzeremo il nostro programma educativo Vendée Globe Junior, rendendolo accessibile ai bambini di tutto il mondo», afferma Alain Leboeuf. L’organizzazione ha inoltre avviato una serie di partnership che permetteranno al pubblico di scoprire il ruolo vitale svolto dall’Oceano al villaggio di partenza, ma anche durante tutta la regata. Ifremer (Istituto francese di ricerca per lo sfruttamento del mare), TAAF (Territori francesi del Sud e dell’Antartide), Polar Journal (media online dedicato alle zone polari) e Océans Connectés (media online interamente dedicato alle scienze marine) produrranno numerosi contenuti che verranno resi disponibili sulle piattaforme di comunicazione della regata.
COSTRUIRE UN’EREDITÀ POSITIVA con la Fondazione Vendée Globe Il Vendée Globe vuole realizzare azioni a lungo termine. La SAEM Vendée (che organizza il Vendée Globe) e il Dipartimento della Vandea, hanno deciso di istituire il fondo di dotazione “Vendée Globe Foundation” con tre membri fondatori: la Caisse Régionale du Crédit Agricole Mutuel Atlantique Vendée, la Caisse Fédérale du Crédit Mutuel Océan e la Banque Populaire Grand Ouest. L’obiettivo del fondo è quello di fornire un sostegno finanziario ai progetti di ricerca adottati dagli skipper del Vendée Globe, volti a preservare gli ecosistemi marini. Sodebo, partner di lunga data della regata, è il primo sponsor. Attualmente sostiene 3 progetti:
1. Share The Ocean Per delineare le zone di protezione della biodiversità lungo il percorso di regata a partire dal 2024, il Vendée Globe si affiderà a un consorzio scientifico transdisciplinare. L’obiettivo è ridurre al minimo il rischio di collisioni tra le imbarcazioni IMOCA e la megafauna marina.
2. La missione William dell’associazione Over the Swell L’obiettivo della Missione William è quello di comprendere meglio le rotte migratorie dello squalo balena, il più grande pesce a rischio di estinzione al mondo, per poterlo proteggere nel modo più efficace. Questa missione è sostenuta dall’associazione Over the Swell, che lavora per proteggere l’oceano attraverso l’educazione e l’organizzazione di missioni oceanografiche.
3. Un forte partenariato con l’UNESCO Da quasi 10 anni, molti skipper del Vendée Globe sostengono la scienza partecipativa imbarcando o installando sensori scientifici. Questo approccio contribuisce in modo significativo ad arricchire le banche dati nelle aree poco frequentate dell’Oceano Meridionale, lungo la rotta del Vendée Globe. Nel 2024, l’organizzazione vuole fare un ulteriore passo avanti unendo le forze con l’UNESCO per coordinare, a livello globale e internazionale, l’imbarco di strumenti di misurazione oceanografica durante il giro del mondo, in collaborazione con diversi attori: la Commissione Oceanografica Intergovernativa dell’UNESCO (IOC/UNESCO), il Global Ocean Observing System (GOOS), OceanOPS (Centro Internazionale per il Coordinamento e il Monitoraggio dei Sistemi di Osservazione Meteo-Oceanografica) e la Classe IMOCA. Questa partnership si inscrive nel Decennio del Mare (2021-2030) coordinato dal IOC/UNESCO: «Vogliamo agire con una visione a lungo termine. Il nostro impegno con l’UNESCO ci consentirà di compiere progressi significativi in questo progetto di scienza partecipativa», spiega Alain Leboeuf. Dal 2028, tutti i concorrenti del Vendée Globe saranno dotati di strumenti scientifici che genereranno una raccolta di dati senza precedenti nel profondo Sud.
I 10 impegni in breve :
- Capire per agire: un bilancio del carbonio a lungo termine
- Coinvolgere l’ecosistema della regata, imponendo un quadro di riferimento responsabile
- Ridurre al minimo l’impronta del villaggio
- Incoraggiare i visitatori a utilizzare la mobilità sostenibile per raggiungere il villaggio
- Limitare l’impatto degli IMOCA
- Sensibilizzare il pubblico alla conservazione degli oceani divulgando le scienze oceaniche.
- Costruire un’eredità positiva attraverso il fondo di dotazione della Vendée Globe Foundation
- Proteggere la biodiversità nel campo di regata con Share The Ocean
- Conoscere sempre di più la megafauna marina per proteggerla al meglio con la Missione William – di Over the Swell
- Una forte partnership con l’UNESCO
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