La partenza verrà data al tramonto del 24 aprile, al “calasole” come d’uso dire a Livorno, da un colpo a salve di una Unità maggiore della Squadra Navale della Marina Militare, cui seguirà una navigazione notturna con plenilunio. La regata di 630 miglia sul percorso Livorno, Porto Cervo, Faraglioni di Capri, Livorno si svolgerà sotto l’egida di FIV e UVAI e sarà una prova valida per il Campionato Italiano Offshore con coefficiente 3. Lo Yacht Club Costa Smeralda e lo Yacht Club Capri, ringraziati dal presidente Conti per la consueta collaborazione tecnica, si faranno carico di verificare i passaggi dei concorrenti ai rispettivi cancelli del percorso.
Il Trofeo One Ocean sarà appannaggio del primo yacht in tempo reale a Porto Cervo, mentre il Trofeo Terra delle Sirene andrà al primo in tempo reale a transitare davanti ai Faraglioni di Capri.
La prima imbarcazione in tempo reale e la prima in assoluto in tempo compensato ORC riceverà in premio un orologio offerto da Locman, Official Timekeeper della RAN 630.
Le imbarcazioni di corpi militari italiani o esteri concorrono inoltre al Trofeo Medaglia d’Oro al Valor Militare Capitano di Corvetta Saverio Marotta, a loro riservato. Come sempre, saranno al via alcune imbarcazioni a vela della Marina Militare, tra cui l’IMX 40 Antares e Gemini, un Prima classe IOR del 1983 progettato da Andrea Vallicelli. Al momento sono iscritte 19 imbarcazioni, e altre hanno già manifestato l’intenzione di partecipare.
La Marina Militare ha confermato che la flotta potrà contare anche in questa occasione sul monitoraggio dell’intero campo di regata da parte della Centrale Operativa del Comando in capo della Squadra Navale, garantendo così ai concorrenti le migliori condizioni di sicurezza.
Fin dalla prima edizione nel 2018, la RAN 630 ha aderito ai principi etici per la tutela del mare promossi dalla Charta Smeralda di One Ocean Foundation, Sustainability partner della regata. Nella scorsa edizione, ai concorrenti è stata proposta l’iniziativa del Responsabile Ecologico di Bordo (RECO), una nuova figura dell’equipaggio responsabile per le buone pratiche di sostenibilità e tutela del mare, che quest’anno è diventata parte integrante della Normativa FIV per le regate d’altura. Inoltre, per ricordare l’importanza della sostenibilità sociale e contro lo spreco, verranno offerte ai concorrenti delle borse realizzate con vele riciclate Millenium e confezionate nel carcere di Velletri.
Così si è espresso l’Ammiraglio Di Renzo, a margine dell’evento: “RAN 630, la Regata dell’Accademia Navale, 630 miglia di mare da percorrere nel cuore del Tirreno, toccando alcuni tra i luoghi più iconici delle nostre coste, come la rada di Porto Cervo in Sardegna o i Faraglioni di Capri. Una regata d’altura, avventurosa e impegnativa, che rappresenta la “perla” della Settimana Velica Internazionale – Accademia Navale/Città di Livorno e il punto apicale del percorso di addestramento nell’arte della navigazione a vela degli Allievi dell’Istituto. La RAN 630 – che prevede, anche per l’edizione 2024, il Trofeo Medaglia d’Oro al Valor Militare Saverio Marotta riservato agli equipaggi militari – è una regata per marinai veri, ricca di sfide e in costante crescita, ma attenta agli aspetti di sostenibilità previsti dalla Charta Smeralda, il codice etico per la tutela del mare proposto da One Ocean Foundation. Un’occasione che i veri velisti non dovrebbero farsi sfuggire! Buon vento a tutti!”
Il presidente dello Yacht Club di Livorno, professor Gian Luca Conti, ha aggiunto: “Sono particolarmente felice e orgoglioso di organizzare anche quest’anno la Regata dell’Accademia Navale e di essere qui oggi con tanti amici, che hanno contribuito a trasformare in realtà questo sogno. Abbiamo parlato delle novità di quest’anno, ma sappiamo che la vera novità dipenderà dal meteo e la conosceremo solo pochi attimi prima della partenza. Abbiamo visto come i diversi equipaggi si stanno preparando, attrezzando le loro imbarcazioni al meglio, perché questa è una regata che si comincia a preparare già all’arrivo dell’edizione precedente, mentre si percorrono le ultime miglia e si comincia a intravedere a prua, in lontananza, l’Accademia Navale dove è la boa d’arrivo”.