All’interno della Corte Comunale di Sabaudia presentato il libro “Giochi di pace. L’anima delle Olimpiadi e delle Paralimpiadi” pubblicato su iniziativa di Athletica Vaticana con la prefazione di Papa Francesco. GIOCHI DI PACE. Le testimonianze di atlete olimpici, paralimpici, rifugiati
e delle autorità sportive italiane e vaticane
In una calda sera d’estate, all’interno del Palazzo comunale di Sabaudia, è stato presentato il libro “Giochi di pace. L’anima delle Olimpiadi e delle Paralimpiadi”, un libro arricchito dalla prefazione di Papa Francesco dedicata espressamente alla pace. Le parole del Papa nel libro – edito dalla Libreria editrice vaticana, su iniziativa di Athletica Vaticana, curato da Vincenzo Parrinello (pagine 192, euro 17) – hanno fatto da filo conduttore per tutta la serata durante la quale, oltre al curatore del libro Vincenzo Parrinello, è intervenuto anche il Sindaco di Sabaudia Alberto Mosca.
Nella prefazione Francesco auspica «che possa essere accolto l’appello per una tregua scaturita dal comune linguaggio popolare olimpico, a tutti comprensibile, a ogni latitudine. La mia speranza è che lo sport olimpico e paralimpico (…) possa essere un originale canale diplomatico per saltare ostacoli apparentemente insormontabili». Con la consapevolezza, afferma il Papa, che «l’autentico spirito olimpico e paralimpico è un antidoto per non cadere nella tragedia della guerra e per riscattarsi ponendo fine alle violenze».
Un messaggio di pace che domenica scorsa, in occasione del tradizionale Angelus guidato in piazza San Pietro, è stato ripreso da Francesco rinnovando l’appello per una tregua olimpica: «questa settimana inizieranno i Giochi Olimpici di Parigi, che saranno seguiti dai Giochi Paralimpici», ha ricordato il Pontefice nei saluti successivi alla recita della preghiera mariana. «Lo sport – ha proseguito – ha anche una grande forza sociale, capace di unire pacificamente persone di culture diverse». «Auspico – ha soggiunto – che questo evento possa essere segno del mondo inclusivo che vogliamo costruire e che gli atleti, con la loro testimonianza sportiva, siano messaggeri di pace e validi modelli per i giovani». «In particolare, secondo l’antica tradizione, le Olimpiadi siano occasione per stabilire una tregua nelle guerre, dimostrando una sincera volontà di pace».
Vincenzo Parrinello, curatore del libro, dirigente sportivo di lungo corso con oltre 40 anni di esperienza, ha sottolineato come il libro voglia trasmettere il messaggio che «lo sport non è vittoria o sconfitta ma valori». Nel suo intervento ha ricordato, tra l’altro, uno degli appelli più accorati del Pontificato di Giovanni Paolo II: quel “Guerra alle guerre” del 1995 riprodotto a titoli cubitali sulla prima pagina de “L’Osservatore Romano” dell’epoca. Ha sottolineato, poi, il ruolo fondamentale dei dirigenti sportivi che hanno il dovere di «educare gli atleti al valore della prossimità e dell’inclusione».
Infine, ha rivolto un pensiero a tutte le atlete e gli atleti Azzurri che a breve parteciperanno ai Giochi Olimpici e Paralimpici di Parigi 2024, auspicando loro di raggiungere gli obiettivi prefissati e di essere ambasciatori di pace.
Durante la presentazione, il Sindaco di Sabaudia Alberto Mosca ha affermato di «essere felice e orgoglioso che un libro che parli di pace e sport venga presentato nel cuore di Sabaudia, da sempre considerata città dello sport». «Ogni giorno – ha aggiunto – noi amministratori pubblici abbiamo il compito di mettere nelle migliori condizioni tutti i cittadini nel praticare lo sport, non solo quello di alto livello ma, soprattutto, quell’attività finalizzata all’inclusione e alla trasmissione dei valori educativi che derivano dalla pratica sportiva».
La presentazione del libro all’interno della Corte comunale ha visto una significativa partecipazione di diverse autorità civili e militari del territorio pontino, oltre che di cittadini e turisti che vedono nello sport una opportunità di inclusione e di diffusione del valore della pace.
Nel libro, che Parrinello ha definito «una “grande staffetta” con Papa Francesco primo frazionista», ci sono le testimonianze di 85 protagonisti dello sport: tra questi – oltre a 10 rappresentanti del Team rifugiati – Jannik Sinner, Nadia Comăneci Sofia Goggia, Federica Pellegrini, Valentina Vezzali, Arianna Fontana, Marcell Jacobs, Filippo Tortu, Nino Benvenuti, Paolo Bettini, Federica Brignone, Martina Caironi, Jury Chechi, Giacomo Bertagnolli, Margherita Granbassi, Vito Dell’Aquila, Carolina Kostner, Simone Giannelli, Anna Danesi, Faith Kipyegon, Michela Moioli, Francesco Moser, Giulia Ghiretti, Antonella Palmisano, Federico Pellegrino, Antonio Rossi, Jessica Rossi, Tommie Smith, Damiano Tommasi, Elia Viviani, Monica Contrafatto, Armin Zöggeler, Tegla Lourupe, Antonietta Di Martino, Federico Morlacchi, Stefania Constantini, Amos Mosaner, Valentina Rodini, Federica Cesarini, Oxana Corso Francesca Lollobrigida, Oscar De Pellegrin, Fabrizio Donato, Bruno Moussa de Rezende, Omar Visintin, Florian Planker, i quatto portabandiera italiani a Parigi – Ambra Sabatini, Arianna Errigo, Luca Mazzone e Gianmarco Tamberi – e un testo di Alex Zanardi.