La Maddalena, . Salperà dal porto di La Maddalena direzione Portoferraio martedì 30 luglio Nave Italia, il brigantino a vela tra i più grandi al mondo, per portare a bordo per 5 giorni i giovani del progetto “Pronti a Salpare 3”, proposto dalla Onlus AGOP – Associazione Genitori Oncologia Pediatrica.

Si tratta della quattordicesima tappa per il brigantino di Fondazione Tender to Nave Italia su cui, in compagnia dell’equipaggio della Marina Militare e dello staff scientifico della Fondazione, saliranno quest’anno 21 tra associazioni ed enti no profit del terzo settore provenienti da tutta Italia e una dal Sudafrica, per sperimentare i benefici del metodo Nave Italia, toccando in circa 6 mesi, 9 porti italiani e 1 estero.

Il progetto di AGOP, giunto quest’anno alla terza edizione, coinvolge 12 adolescenti (6 ragazzi e 6 ragazze) seguiti presso l’Unità di Oncoematologia pediatrica della Fondazione Policlinico A. Gemelli diretta dal Prof. Ruggiero ed ha come obiettivo l’analisi e l’arricchimento delle abilità di base e strumentali di vita quotidiana e di tutte le abilità funzionali compromesse dai trattamenti terapeutici e di misurare l’impatto di questo tipo di esperienza sulla performance motoria.

Nella fase pre-imbarco è stato coinvolto il personale del Servizio di Medicina Fisica e Riabilitazione della Fondazione Policlinico A. Gemelli che, per l’arruolamento dei pazienti, si è avvalso di diverse scale di valutazione tese a esaminare tono muscolare, forza, ADL, equilibrio, dolore, fatica e quadro clinico generale dei pazienti per consentirne o meno l’imbarco su Nave Italia.

A bordo i ragazzi svolgeranno attività che hanno lo scopo di stimolare le abilità di base e di vita quotidiana con due laboratori specifici: il laboratorio occupazionale che utilizzerà la modalità gioco-gara per osservare e stimolare le abilità esecutive dei ragazzi e un laboratorio video che utilizzerà le immagini per far esprimere ai ragazzi le proprie emozioni e stimolare le capacità relazionali.

Nella fase post-imbarco il gruppo sarà poi coinvolto in esperienze in altri ambienti che richiedano capacità di adattamento – soggiorni in baita in montagna e in campeggio al lago – e verranno somministrate le stesse scale di valutazione per verificare una eventuale modifica degli Score.

“Questo tipo di esperienze contribuisce a stimolare la capacità reattiva dei pazienti e a superare l’isolamento e la difficoltà relazionale che la malattia genera – sostiene Benilde Mauri, presidente AGOP. – È fondamentale quindi garantire attività che concorrono al superamento delle paure e che stimolino la socializzazione, creando un ponte con l’esterno in un momento così complesso che tende a congelare ogni rapporto e a indebolire la propria autostima”

Nave Italia proseguirà poi il suo viaggio direzione La Spezia il 6 settembre con il progetto “La Nave dei Segni”, rivolto a un gruppo di utenti della Fondazione La Casa delle Luci di Roma affetti da disabilità comunicative gravi che, insieme agli operatori sordi e udenti, avranno la possibilità di vivere un’esperienza unica che li preparerà al momento in cui lasceranno la loro famiglia per essere inseriti in un primo gruppo-appartamento.

L’AGOP, Associazione Genitori Oncologia Pediatrica, nasce 46 anni fa per volontà di genitori di bambini affetti da patologie oncoematologiche seguite presso la Fondazione Policlinico A. Gemelli di Roma. La mission dell’Associazione è offrire assistenza globale alle famiglie durante tutto il percorso di cura rispondendo ai bisogni che emergono durante l’ospedalizzazione e al rientro al domicilio con attenzione particolare a progetti legati al reinserimento sociale e integrazione.

FONDAZIONE TENDER TO NAVE ITALIA ETS

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FONDAZIONE TENDER TO NAVE ITALIA

Fondazione Tender To Nave Italia ETS, ente senza scopo di lucro fondato nel 2007, promuove numerosi progetti di solidarietà a favore di Associazioni no profit, Onlus, Scuole, Ospedali, Servizi sociali, Aziende pubbliche o private che sostengono azioni inclusive verso i propri assistiti e le loro famiglie. Mission della fondazione è combattere ogni forma di pregiudizio sulle disabilità e sul disagio sociale, abbattendo il muro dell’indifferenza e ponendosi al fianco di persone fragili che, a causa di quel pregiudizio, rischiano di finire ai margini della comunità. Gli strumenti della Fondazione sono progetti educativi e riabilitativi che vengono realizzati a bordo di un brigantino a vela condotto da un equipaggio militare e battente bandiera della Marina Militare. Su Nave Italia si segue una metodologia specifica: i protagonisti a bordo sono bambini, adolescenti e adulti con disabilità, disagio psichico o disagio sociale e famigliare, che hanno ogni giorno grandi ostacoli da affrontare e che a bordo riconquistano la fiducia in sé stessi, attraverso un’esperienza che unisce prossimità e gerarchia. A bordo si vive e si opera fianco a fianco, attorniati dal mare e dal vento. Tutti, indistintamente, ciascuno con un ruolo preciso, marinai, ragazzi, accompagnatori. Si diventa tutti parte di uno stesso equipaggio, senza distinzioni tra chi sale a bordo per una settimana e chi ne fa parte in pianta stabile. Questo, e l’esposizione dei beneficiari a stimoli emotivamente molto forti, sempre in una cornice di massima sicurezza, è il segreto del “metodo Nave Italia” che, sotto la guida del personale scientifico della Fondazione e dell’equipaggio della Marina Militare, si è rivelato particolarmente efficace nel consentire a piccoli gruppi di persone in difficoltà di mettersi alla prova e sfruttare a pieno le proprie potenzialità, superando tutti quei pregiudizi che li accompagnano nella quotidianità. Nel 2023 l’iniziativa ha meritato l’adesione del Presidente della Repubblica. Dal 2007 Nave Italia ha imbarcato 7.355 persone tra passeggeri speciali, operatori e volontari dedicati e ha realizzato 359 progetti cresciuti in questi anni, per numero e qualità, fornendo ai beneficiari percorsi formativi e riabilitativi unici.

UFFICIO STAMPA Eleonora Errico, Isabella Rhode, Giulia Cavanna

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