Pianosi quarto, l’Italia è tra i grandi delle Vela Olimpica
Tredicesimo e ultimo giorno per la spedizione azzurra a Marsiglia, teatro della vela Olimpica dei Giochi di Paris 2024. È il giorno di Riccardo Pianosi che conclude quarto le finali del Kite maschile e del commiato degli italiani alle acque che sono state palcoscenico di una avventura storica: per la vela italiana un bottino di due ori che segna un nuovo record nel medagliere.
Il Presidente Francesco Ettorre: “Le ultime prove di oggi, con il kite maschile e il quarto posto di Riccardo Pianosi, hanno chiuso questi Giochi Olimpici che ricorderemo davvero per tantissimo tempo. In questo quadriennio il Consiglio Federale si è posto tanti obiettivi ambiziosi, primo tra tutti quello della continuità e rafforzamento del comparto Olimpico. I risultati sportivi di Maggetti e di Tita e Banti, una forte presenza nelle Medal Race Olimpiche con otto finali su nove classi qualificate, sono la misura di un movimento che ha basi solide e passano attraverso una struttura che crede in progetti concreti e ben strutturati dando sostanza alle idee. Il mondo foil ci vede protagonisti indiscussi a livello mondiale grazie a una Academy che da anni è diventata modello e punto di riferimento per il movimento nazionale e internazionale. Ma le nostre attività proseguono anche in direzione dell’inclusività. Mai come in questo momento è necessario sottolineare l’impegno dell’Italia alla riammissione ai Giochi Paralimpici della vela. Tutte queste eccellenze sono supportate da un movimento di base, da Scuole Vela attive e innovative. I Circoli sono la nostra linfa vitale e queste medaglie e questi risultati nascono da loro, dall’impegno di tecnici che sanno tracciare insieme ai giovani un percorso di crescita umana e sportiva. Un pensiero va proprio a loro, e quadri tecnici in generale. La competenza di tutto questo settore, in costante crescita e aggiornamento, permette di trasmettere il nostro sport di generazione in generazione. E guardando al futuro non è possibile non ricordare il nostro impegno verso la sostenibilità, uno dei punti su cui si batte con determinazione la nostra Federazione. Il nostro sport ha un rapporto davvero speciale con la natura ed è nostro dovere rispettarla. Il mio ultimo abbraccio e dedica non può che essere rivolto in generale a ogni singolo nostro tesserato, parte di un movimento, quello della vela, che affonda nel nostro paese di spiccata cultura marinara, un profondo radicamento sociale. A tutti sono dedicate queste medaglie, a tutti voi, a tutti noi.”
Questo il commento del Direttore Tecnico Marchesini: “Oggi semplicemente Bontus era il più veloce. Entrare in finale a zero “race wins” con questo formato in cui i punti si fanno con le vittorie di manche è tosta, e così era oggi per noi. Se poi uno dei quattro finalisti ha la velocità che ha messo in acqua l’Austriaco, tutto si complica. Peccato per Pianosi: ha fatto un’ottima Olimpiade e oggi dopo la bolina della seconda prova le cose parevano girare per il verso giusto. Ma Bontus, oggi, era veloce. Chiudiamo una trasferta Olimpica di altissimo profilo e contribuiamo con due Ori al Medagliere dell’Itala a questi Giochi, un grande orgoglio per la nostra squadra e tutta la Vela incredibilmente. Questi risultati partono da lontano, chi vive lo sport ha una chiara idea di quanto ci voglia, cosa ci voglia e quanto si debba volerlo per arrivare fino a qui. Per quanto mi riguarda, ho la fortuna di lavorare in un ambiente positivo e, soprattutto, di avere uno staff di eccellenza, dei collaboratori straordinari. Sopra a tutti il Performance Manager, mio braccio destro, Luca De Pedrini. Senza di lui non saremmo arrivati qui. Grazie Luca.”
Le ultime prove di oggi hanno riguardato le serie della finale del Kiteboard maschile che non erano state concluse ieri. Sono bastate due prove all’austriaco Bontus per chiudere la pratica dopo la vittoria nella prima finale di ieri. Arrivando per primo a tre vittorie ha conquistato la medaglia d’oro. Il nostro Riccardo Pianosi chiude al quarto posto.
Riccardo Pianosi:”Ovviamente c’è un po’ di amarezza, ma sono davvero soddisfatto e felice, più per il percorso intrapreso in questo quadriennio che per il risultato finale in queste Olimpiadi. Mi ci vorrà un po’ di tempo per elaborare il quarto posto, ma guardando alla prestazione in sé, sono contento. Questa Olimpiade conclude un quadriennio di ottimi risultati internazionali, e nonostante il quarto posto lasci un’amarezza, ora è il momento di tornare a casa, riposare e poi iniziare subito a pianificare il futuro. Questo era solo l’inizio della mia carriera. Vorrei ringraziare tutti: la Federazione, il Direttore Tecnico, il mio allenatore, il gruppo sportivo della Marina Militare, e tutte le persone che sono venute a sostenermi, inclusi tutti i miei parenti e i miei amici. Un grazie immenso anche alla mia ragazza, che mi supporta e sopporta sempre.”
Paris 2024 – Marseille: day 12 La vela italiana centra di nuovo l’Oro con Tita-Banti
Dodicesimo giorno, 8 agosto 2024, il giorno più lungo. A Marsiglia, teatro della vela Olimpica dei Giochi di Paris 2024, la squadra italiana riscrive la storia. Ruggero Tita e Caterina Banti conquistano per la seconda volta la medaglia d’oro Olimpica e diventano i primi velisti italiani a raggiungere questo traguardo; la vela azzurra raccoglie per la prima volta nel medagliere due medaglie d’oro in un’unica edizione dei Giochi e arriva a sei ori conquistati nella sua storia. Ma non finisce qui. Riccardo Pianosi, nel Kite maschile raggiunge la finale medaglia e domani, nel giorno di recupero proverà a conquistare il podio nella sfida a quattro.
Il Presidente Francesco Ettorre:“Oggi c’è un’esplosione di emozioni che è difficile descrivere. A nome di tutto il movimento velico italiano, che mi onoro di rappresentare, non posso che rendere onore ai nostri atleti che hanno permesso di arrivare al punto più alto nella storia dei Giochi Olimpici. Oggi Tita-Banti concludono un percorso molto impegnativo: non è facile vincere una medaglia d’oro alle Olimpiadi, ma è molto più difficile confermarsi e vincerne due. Sono dei campioni accompagnati nel loro percorso da una struttura federale forte per competenze tecnico, tattiche e atletiche di prim’ordine. Un grazie al direttore d’orchestra di questa spedizione, il DT Marchesini: il suo ruolo va ben oltre quello che può apparire. Un grazie a tutti i tecnici impegnati in questo quadriennio a plasmare con competenza e perseveranza i nostri atleti. Lo staff in generale presente qui a Marsiglia ha saputo create quel collante che difficilmente è percepibile nel nostro sport, individuale nell’atto sportivo, ma coeso nei suoi interpreti. La nostra forza è e rimarrà questa: dedizione, competenza, intercambiabilità, spirito di sacrificio. Sono solo alcune delle nostre qualità.”
Questo il commento del Direttore Tecnico Marchesini: “Ieri avevo detto che oggi saremmo scesi in acqua per la storia e oggi abbiamo fatto la Storia. Tita e Banti dopo Maggetti portano l’Italia della vela in cielo con due Ori. Hanno saputo tenere oggi semplice una Medal Race che, in queste condizioni, sarebbe potuta diventare complicata; complimenti ai due atleti e al tecnico FIV Gabriele “Ganga” Bruni. Pesantissima anche la partecipazione alle otto finali Olimpiche, con l’ultima, quella del kite maschile di Pianosi, ancora aperta. Domani è un altro giorno rimaniamo ancora concentrati.”
Il catamarano misto di Tita-Banti conclude la medal race al secondo posto, in controllo, e si assicura, senza troppi calcoli l’oro che li consacra nell’olimpo della vela. Per loro si conclude una settimana nella quale hanno saputo mettere ogni giorno la firma su prestazioni di altissimo livello mantenendo una solidità granitica anche nei momenti più difficili.
Caterina Banti: “La regata di questa settimana alle Olimpiadi rappresenta un riassunto degli otto anni trascorsi insieme e soprattutto dei tre anni successivi a Tokyo. Non si costruisce una vittoria Olimpica in una settimana, ma attraverso anni di lavoro costante. Dopo Tokyo, abbiamo dovuto decidere se tornare in barca per un ciclo più breve di tre anni, non quattro come normale, e l’obiettivo era chiaro: tornare a competere a Parigi per una medaglia. Non è stato semplice, anche per la gestione di diversi impegni e infortuni. Nonostante le difficoltà e le grandi aspettative, siamo stati bravi a gestire tutto e siamo arrivati in forma, raggiungendo i nostri obiettivi. Sono molto orgogliosa di noi e posso dire con grande orgoglio: ce l’abbiamo fatta, siamo arrivati!”
Ruggero Tita: “Era chiaro che conquistare un altro oro sarebbe stato complicato; se già il primo è difficile, il secondo lo è ancor di più. Eravamo consapevoli delle ulteriori difficoltà, tra cui la ridotta disponibilità di tempo rispetto a Tokyo. Nonostante tutto, siamo felici di essere riusciti a raggiungere questo traguardo incredibile. Ora, il mio focus è sulla Coppa America. Non abbiamo mai vinto la Coppa, e sono convinto che con Luna Rossa possiamo finalmente portarla a casa.”
Gabriele Bruni: “Sono molto orgoglioso della prestazione di Ruggero e Caterina; hanno mostrato di essere competitivi in qualsiasi condizione. All’inizio della regata, le condizioni di vento leggero ci preoccupavano, ma i mesi di preparazione precedenti le Olimpiadi, durante i quali ci siamo allenati con l’equipaggio inglese specializzato in tali condizioni, ci avevano dato fiducia. Nonostante persistessero alcuni dubbi, Tita Banti hanno realizzato una performance eccellente, che ci ha portato a conquistare la medaglia d’oro.”
Nel kite maschile e femminile due gli atleti impegnati in finale. Maggie Pescetto che ha concluso la sua avventura Olimpica al decimo posto non riuscendo a superare la sua semifinale e Riccardo Pianosi che invece è passato in finale. Come da costante di questi giorni il vento è andato rapidamente calando e la conclusione delle serie di finale dei Kite Maschili sono state rimandate a domani. Al momento, dopo una prova disputata Pianosi è al quarto posto.
Pescetto:”Dentro di me c’è un misto di soddisfazione e amarezza. Ho disputato una ottima settimana, nelle prove che abbiamo fatto sono sempre andata molto veloce e avevo ottime sensazioni dalla tavola. Oggi purtroppo è finito tutto troppo presto, avrei voluto e potuto combattere ancora un po’. Ma rimane la grandissima soddisfazione e l’orgoglio di avere raggiunto una finale Olimpica e di avere rappresentato l’Italia al meglio. Ringrazio la Federazione, il Presidente, il DT Marchesini, il mio tecnico Vannucci per il cammino da atleta e la mia famiglia per il costante e affettuoso supporto che mi ha sempre dato nelle mie scelte. I miei amici erano qui con me, sono meravigliosi! Da domani si ricomincia subito a pensare alle prossime tappe della mia crescita sportiva.”