The Ocean Race punta a rendere la prossima edizione del giro del mondo a vela in equipaggio 2022-23 un evento con impatto climatico positivo. L’iniziativa rientra nel nell’ambizioso programma contro il cambiamento climatico e una parte integrante del lavoro per la protezione e la salvaguardia degli oceani.
Il programma affronta il problema della riduzione di emissioni di gas effetto-serra legate alla regata (GHGs) con una serie di attività pensate per creare un impatto positivo. L’iniziativa non si limita alla logistica legata all’organizzazione dell’evento, ma guida e ispira tutti coloro che lavorano nell’ambito della regata perché abbiano un effetto positivo sul clima, ivi inclusi gli equipaggi partecipanti, gli sponsor e i fornitori ufficiali. Il programma mira anche ad oltrepassare l’audience tradizionale della regata per raggiungere nuovo pubblico, dai ragazzi ai policy-maker, per spingerlo a un’azione per il clima.
L’annuncio arriva nella Giornata Mondiale della Terra, il movimento globale per una azione positiva per il pianeta. Quest’anno la giornata si focalizza sulla crisi climatica, la distruzione ambientale e il bisogno di salvaguardare la Terra.
Anne-Cécile Turner, direttore della sostenibilità di The Ocean Race ha dichiarato: “Dei mari puliti sono fondamentali per tutta la vita sulla terra, ma sono ormai al punto di rottura. Siamo determinati a fare tutto ciò che possiamo per aiutare. E’ una sfida enorme puntare a divenire un evento a impatto positivo per il clima nei prossimi 18 mesi, ma abbiamo un’opportunità avere un impatto significativo a livello mondiale, e puntare allo straordinario fa parte del nostro DNA. Lo sport ha il potere di accelerare il cambiamento e non c’è tempo da perdere.”
Questi sono alcuni punti principali del programma:
SCIENZA IN MARE: Durante The Ocean Race alcuni dei team raccolgono dati sullo stato del mare in un innovativa collaborazione fra velisti e organizzazioni di ricerca. Oltre a misurare il livello di microplastiche in acqua, le barche raccolgono dati sulla CO2, sulla temperatura e salinità della superficie che sono indicatori del cambiamento climatico. Le misurazioni di anidride carbonica vanno a comporre il Surface Ocean Carbon Dioxide Atlas (SOCAT), che fornisce dati sull’impronta globale, una valutazione annuale sulla CO2 che viene usata per stilare gli obiettivi e le previsioni di riduzione. Il programma scientifico sarà ulteriormente sviluppato nel corso dell’edizione 2022-23, con un maggior numero di barche equipaggiate per raccogliere dati in zone dell’oceano raramente accessibili alla ricerca scientifica.
I GUARDIANI DEGLI OCEANI: Oltre a lavorare con i velisti per la raccolta di dati utili in mare, The Ocean Race ha un programma specifico di sostenibilità per aiutare i team a ridurre il loro impatto. L’ampia gamma di iniziative va da un minimo del 20% dell’energia di bordo prodotta con fonti rinnovabili (come idrogeneratori, pannelli solari e generatori eolici), al training sul cambiamento climatico e linee guida e strumenti per la sostenibilità. I velisti sono incoraggiati a diventare guardiani degli oceani, che non solo riducono, misurano e lavorano sul loro impatto, ma incoraggiano i loro partner e fan a fare lo stesso.
THE OCEAN RACE SUMMIT: Riunendo player globali dal mondo della politica, della scienza, dell’industria, delle organizzazioni non governative, dei media e dello sport, inclusa la vela, i The Ocean Race Summit mirano alla ricerca di soluzioni per alcune delle principali cause del deterioramento dei nostri mari, incluso il cambiamento climatico. Il prossimo Summit della serie, The Ocean Race Summit Europe, avrà luogo a giugno.
SEDI DI TAPPA: La regata ha 10 città sede di tappa in tutto il mondo. In ogni destinazione viene creato un Villaggio per ospitare i team, gli ospiti e milioni di fan e visitatori. L’obiettivo per tutti i Race Village è di avere il 100% di energia da fonti rinnovabili durante la prossima edizione e di mettere in atto tutte le buone pratiche per essere il più sostenibili possibile. Ogni città è anche invitata a sottoscrivere degli impegni e intraprendere azioni per il clima e per altre importanti minacce all’ambiente marino.
CAMPIONI PER IL MARE: Il pluripremiato programma educativo di The Ocean Race per ragazzi dai 6 ai 12 anni ha aiutato oltre 160.000 studenti in oltre 54 paesi a comprendere una delle principali minacce che deve affrontare l’oceano, l’inquinamento da plastica e le azioni che si possono intraprendere per combatterlo. Il prossimo mese saranno disponibili nuove risorse educative che presentano l’importante ruolo che gioca l’oceano nella regolazione del clima.
INNOVATION WORKSHOP: Gli Innovation Workshop di The Ocean Race riuniscono gruppi di esperti per affrontare sfide specifiche che riguardano la vela agonistica e la salute degli oceani. Fanno parte di questa serie di workshop i laboratori sulla Cantieristica Sostenibile per spingere i cantieri a misurare i loro livelli di CO2 e per condividere le best practice per accelerarne la riduzione.
BLUE CARBON: The Ocean Race sostiene progetti che non solo catturano i gas serra, ma aiutano a salvaguardare l’ecosistema oceanico e forniscono un habitat per la vita marina. I progetti, fra cui uno già realizzato per il recupero delle mangrovie in Myanmar, aiuteranno a bilanciare le emissioni inevitabili della regata.
Gli organizzatori di The Ocean Race mirano a divenire climate positive per la fine della prossima edizione, riducendo di oltre la metà le emissioni di gas serra.
The Ocean Race ha identificato la possibilità di una riduzione dei gas serra fino al 45% nella prossima edizione rispetto all’evento 2017-18. Un obiettivo che potrà essere raggiunto grazie alla combinazione di una migliore logistica, all’uso di energia da fonti rinnovabili e alla gestione delle risorse, inclusi i materiali, il cibo, la gestione dei rifiuti e dell’acqua. Essere ‘Climate Positive’ significa infatti ridurre le emissioni di gas serra prodotti. L’impatto positivo sarà possibile adottando un approccio di riduzione dell’emissione di anidride carbonica, più che di gas serra, idealmente con un approccio blu unito all’impatto positivo della comunicazione sulla sostenibilità della regata.
Nel corso della passata edizione, le emissioni dell’organizzazione sono state calcolate in un terzo delle emissioni totali, prendendo in considerazione anche i team, gli sponsor e gli ospiti.
Anne-Cécile Turner ha aggiunto: “Perchè The Ocean Race possa avere un impatto positivo sul clima nell’edizione 2022-23 è necessario che i paesi che visitiamo, i nostri partner e gli equipaggi facciano questa strada insieme a noi. La maggioranza degli stakeholder stanno facendo passi avanti per il clima, e siamo in rotta per raggiungere il nostro obiettivo. La collaborazione è la chiave per proteggere e salvare gli oceani. Continueremo a cercare opportunità per spingere all’azione ovunque potremo.”
L’iniziativa sostiene gli impegni mondiali e gli obiettivi scientifici per limitare il riscaldamento globale a 1,5°, come concordato dagli accordi di Parigi. The Ocean Race è anche entrata a far parte dell’iniziativa Sports for Climate Action delle Nazioni Unite, come parte di una risposta e un impegno collettivo per l’azione contro il cambiamento climatico nel corso del decennio dedicato alla salvaguardia degli oceani.
Il programma di sostenibilità di The Ocean Race ‘Racing with Purpose’ è sostenuto e realizzato in collaborazione con il Premier Partner 11th Hour Racing.