Le condizioni meteo nella zona dove stanno navigando i 12 team partecipanti a The Ocean Race Europe sono divenute più gentili, rispetto ai forti venti di bolina incontrati ieri nel delicato passaggio dello Stretto di Gibilterra.
Tuttavia, malgrado i venti più leggeri e il mare più calmo del Mediterraneo, l’intensità della competizione rimane invariata, mentre la flotta compatta si avvicina alla linea del traguardo di Alicante, in Spagna.
I venti molto intensi che hanno infierito per quasi tutto il giorno sulle imbarcazioni nello Stretto di Gibilterra hanno lasciato il posto a brezze leggere, dando l’opportunità a velisti di riposarsi un poco e accertarsi di eventuali danni alle barche.
Mentre alcuni team hanno affrontato un attraversamento più difficile di altri, la flotta sembra essere passata relativamente indenne dal noto stretto, a testimonianza delle capacità marinaresche e della resistenza degli scafi di entrambe le classi IMOCA e VO65, entrambe pensate per le navigazioni oceaniche intorno al mondo.
“Fai tutte quelle virate con 35 nodi e oltre a Gibilterra per guadagnare uno zero virgola di miglio, e alla fine siamo tutti a galleggiare in Mediterraneo nel raggio di un miglio uno dall’altro.” Ha dichiarato amaramente il navigatore olandese Jolbert van Dijk del VO65 The Austrian Ocean Race Project.
L’equipaggio dell’IMOCA 60 Bureau Vallée (FRA) dello skipper francese Louis Burton ieri ha passato qualche momento molto intenso al passaggio del faro di Cap Spartel vicino a Tangeri, mentre risaliva lo stretto. Il punto di scotta della loro vela in testa d’albero J2 è esploso improvvisamente, provocando il caos, un danno alla randa e una perdita di tempo prezioso perché il team potesse tornare in modalità regata.
Intanto il team dell’IMOCA 60 statunitense 11th Hour Racing Team ha continuato a fare grandi progressi nella rincorsa al resto della flotta, dopo essere stato costretto a ripartire con diverse ore di ritardo a causa di un danno al foil di sinistra causato da una collisione a Cascais con una barca ancorata. Si è avvicinato fino a 35 miglia nell’approccio a Gibilterra ieri e oggi, dopo un passaggio veloce dello stretto, il team è riuscito a superare Offshore Team Germany, che ricordiamo non è dotato di foil, e ora è in quarta posizione a 21 miglia dai battistrada.