La seconda tappa di The Ocean Race Europe si è conclusa oggi, mercoledì, ad Alicante dopo tre giorni di regata molto intensi per i 12 team internazionali, partiti la scorsa domenica da Cascais, in Portogallo.
La seconda frazione dell’edizione inaugurale del tour europeo, che si concluderà a Genova il 19 giugno con la disputa di una regata costiera, è stata una tappa impegnativa per gli equipaggi che hanno dovuto affrontare condizioni molto diverse nella navigazione di 700 miglia da Cascais.
Condizioni che sono andate dalla veloce poppa della discesa atlantica lungo la costa portoghese, ai fortissimi venti di bolina dello Stretto di Gibilterra il secondo giorno, fino alle ariette inconsistenti dell’ultima notte in Mediterraneo.
I monotipi VO65 hanno dato prova di maggiore versatilità in tutte queste condizioni, e tutti i sette team sono giunti ad Alicante per mezzogiorno, con un margine di circa 11 miglia sui cinque IMOCA 60.
Il primo VO65 a tagliare la linea del traguardo è stato il portoghese Mirpuri Foundation Racing Team, che è riuscito ad uscire vincente dalla battaglia continua in testa con l’olandese AkzoNobel Ocean Racing, che lo ha inseguito fin da quando la flotta è entrata in Mediterraneo, lo scorso lunedì.
Prima dell’alba i due team hanno coperto lentamente le ultime miglia verso Alicante nel buio e su un mare praticamente a specchio. I portoghesi hanno poi tagliato la linea poco prima del levar del sole alle 05.36 poco meno di mezz’ora prima degli avversari. Benché le ultime 24 ore di match racing stiano state psicologicamente e fisicamente dure per i due team, entrambi gli skipper hanno ammesso che i velisti si sono divertiti molto a regatare in maniera così intensa.
“E’ stata una lunga battaglia con Akzo,” ha detto il francese Yoann Richomme, skipper di Mirpuri Foundation. “Siamo riusciti a passarli ieri pomeriggio e poi siamo riusciti a stare davanti, ma non è stata facile. Abbiamo dormito poco, tutto l’equipaggio è molto stanco. Abbiamo navigato sotto spinnaker fino a sud del Portogallo, poi della bolina con vento forte a Gibilterra e poi diretti nelle arie leggere. Abbiamo dovuto fare manovre quasi ogni ora, un cambio di vele o altro, quindi non è stato semplice riposare.”
Sia Richomme che il suo rivale Chris Nicholson su AkzoNobel Ocean Racing hanno dichiarato di essere felici di aver concluso la tappa davanti al gruppo degli inseguitori, contrariamente a quanto successo nella prima tappa quando questi due team sono stati in testa per quasi tutto il tempo, prima di essere sorpassati beffardamente nelle arie leggere delle ultime miglia verso Cascais.
“Nelle ultime fasi dell’ultimo giorno, sai che qualcosa potrebbe andare storto.” Ha spiegato Nicholson, una volta arrivato in banchina. “Abbiamo inseguito Mirpuri per tanto tempo, per un po’ siamo stati davanti, ma ci sono state così tante occasioni in cui le cose avrebbero potuto andare male. Siamo arrivati a un miglio, sul finale, mentre alcune ore prima eravamo cinque miglia indietro. Non bisogna mai mollare!”