The Ocean Race Summit Europe ieri ha acceso una luce sul Green Deal attraverso una lente blu, la crisi climatica, i diritti degli oceani e su esempi di soluzioni ispirate al rispetto della natura nel continente europeo, nell’ambito di una agenda molto ricca che comprendeva la Presidente della Commissione Europea, l’ex presidente della Repubblica di Palau, velisti e giovani leader.

Il Summit si è svolto durante la The Ocean Race Europe, la regata europea che ha preso il via lo scorso 29 maggio da Lorient, in Francia e che si concluderà nelle prossime ore a Genova. Durante il Summit, importanti rappresentanti della politica delle varie città sedi di tappa hanno illustrato i loro impegni e il loro obiettivi. Il sindaco di Genova Marco Bucci, ha annunciato che il porto commerciale del capoluogo ligure punta a diventare completamente sostenibile entro il 2026.

Richard Brisius, Presidente di The Ocean Race, alla vigilia del Summit ha dichiarato: “Accogliamo con grande entusiasmo questo annuncio da parte del Sindaco Bucci e speriamo di poter collaborare alla realizzazione di questo obiettivo. Lo scopo dei nostri Summit è di unire le persone per raggiungere lo straordinario, e per contribuire a un pianeta più sano. Sappiamo che l’Italia ha tutta la passione e la volontà di giocare un ruolo chiave nelle azioni per salvaguardare la salute degli oceani nel futuro.”

Ursula von der Leyen, Presidente della Commissione Europea, ha parlato del forte impegno che la UE sta sottoscrivendo per proteggere e salvare i mari, e ha annunciato che la Commissione “aggiornerà la sua agenda internazionale sugli oceani, il prossimo anno” e che “si concentrerà le sue forze diplomatiche per proteggere gli oceani.”

La serie di Summit è stata sviluppata in collaborazione con 11th Hour Racing, Premier Partner di The Ocean Race e Founding Partner del programma di sostenibilità Racing with Purpose.

I DIRITTI DEGLI OCEANI
Il riconoscimento dell’importante ruolo che gioca l’oceano sulla salute del pianeta e un riesame della nostra relazione con il mondo marino sono stati temi centrali dell’evento. L’esplorazione dei “diritti” degli oceani è stato il tema chiave, con alcuni dei massimi esperti mondiali nel settore, che hanno spiegato perché gli oceani possano aiutare a creare un futuro ricco e sostenibile per tutte le forme di vita sulla terra.

Mumta Ito, Fondaore di Nature’s Rights ha dichiarato: “I diritti della natura sono diritti fondamentali, ma non sono compresi nel sistema legale. Un errore comune è considerare la natura contraria agli uomini.” Valerie Cabanes di End Ecocide on Earth chiede che l’ecocidio venga considerato un crimine, e spiega: “Dobbiamo capire che riconoscere i diritti della natura esistono, evolvono e si rigenerano, dunque la natura non deve essere inquinata.”

Il Mar Menor, a Murcia, In Spagna è la più grande laguna di acqua salata d’Europa ed è stata indicata come un esempio del perchè sia necessario stabilire dei diritti, e malgrado sia un’area protetta, la sua acqua continua ad essere inquinata. Teresa Vicente Giménez, Professore di Filosofia del Diritto dell’Università di Murcia, e sostenitrice dei diritti della natura, sta conducendo una campagna per il Mar Menor, perché possa avere gli stessi diritti delle entità commerciali e delle corporazioni che inquinano. Ha detto: “Dobbiamo riconoscere la verità ecologica, che la natura non appartiene agli esseri umani, ma che gli esseri umani sono solo un’altra specie che appartiene alla natura.”

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *