GARGNANO (Bs) – Traffico sul lago e nei porti per la vela gardesana che si sta avvicinando prima al Gorla (domenica 29 agosto) e poi alla 71° Centomiglia (4-5 settembre). Alla Marina di Bogliaco si è chiusa la Trans Benaco x 2, arrivata, poco dopo le 14.30. La barca vincitrice della Trans Benaco x 2, organizzata dal Cn Portese del presidente dottor Francesco Tirelli, è stata il Trimarano “Diam 24” della famiglia Strobino del lago d’Orta, secondi la famiglia Cavallini con un Asso 99 in versione HT con un Code zero armato in testa d’albero, terzo il Brenta di Paolo Bertera, quarto il primo Dolphin, il Baraimbo con Lorenzo Azzi e Marco Schirato, davanti ad Insolente di Perani. A Limone è continuato lo show delle barche volanti 69F. A Bardolino, lungo la riva veneta, nelle sale del Centro Nautico, sodalizio presieduto da Ruggero Pozzani, è stata illustrata la Boa Sud della Centomiglia 2021. Nella storia della regata più longeva d’Italia con le sue 71 edizioni, e che quest’anno festeggerà la prima vittoria tedesca di “Manjana” (nel 1952), ci sta anche questo passaggio, che tornerà anche il prossimo 4 settembre. Voluto dai dirigenti del Centro Nautico, supportati dall’ Amministrazione Comunale. A terra ci saranno tribune e schermi giganti. “E’ una scelta – dice Lorenzo Tonini, presidente del Cv Gargnano – che nasce dall’entusiasmo dei velisti di quest’area . Si dice che lì ci sarà poco vento. Succede un po’ in tutte le regate Long Distance in giro per il Mondo”. Come detto la prima risposta sta nella storia, anzi nelle leggende della Centomiglia. La prima vittoria di “Airone”, un 6 metri armato e condotto dal nobile veronese Umberto Peretti Colò, che era originario proprio di Bardolino. Come suo figlio Zeno, che si impose nel 1967 con il “Volpina II” dell’ingegner Giulio Cesare Carcano (il padre di tante Moto Guzzi). E l’edizione del 1959 quando nella risalita da Sirmione venne piazzata una boa a Cisano di Bardolino. Per la cronaca l’affermazione andò alla Star “Arlù” di Nanni Porro e Lele Manara del Circolo Vela Como – tutte cose raccontate nel libro “Centomiglia” di Luciano Mainardi – pubblicato nel 1975 dall’editore Mursia. Arlù era una carena americana costruita da Robert e Howard Lippincott, con il cantiere a Riverton vicino New York. Con il principe siamese Birabongse Bhanutej Bhanubandh, da tutti conosciuto come Bira, aveva partecipato a 4 Olimpiadi, l’ultima nel 1958 a Melbourne. Prima Bira era stato per 4 stagioni pilota in Formula 1 con la sua Maserati. Sempre correndo, alla massima velocità, come vuole il Dna della Cento e del Gorla.