20 se&embre 2021 –
Il futuro adesso. Diciannove metri super tecnologici per navigare volando, a velocità im-
pensabili. E per ba;ere i record di percorrenza delle principali regate offshore, a par?re dalle grandi classiche
del Mediterraneo.
È l’a;esa, avveniris?ca sfida di FlyingNikka, la prima barca a vela a foil della categoria Mini Maxi, un proge;o
fortemente voluto dal visionario Roberto Lacorte, imprenditore e spor?vo con una passione per la velocità –
doppia, visto che è anche un pilota impegnato nel Mondiale Endurance e nella 24 Ore di Le Mans al volante di
una Ferrari 488 GTE – che è stato presentato oggi al Breitling Theatre del Salone Nau?co di Genova.
Proge;ata da un team di architeU navali ed esper? di foil coordinato dall’irlandese Mark Mills dello Studio
Mills Design, già al fianco di Lacorte nella proge;azione del mi?co e vincente SuperNikka, e a;ualmente in co-
struzione a Valencia, presso il noto can?ere King Marine, FlyingNikka sarà lunga 19 metri e grazie a un serie di
appendici di ul?ma generazione, potrà navigare in full foiling a 50 nodi di velocità.
Pronta a scendere in acqua entro la prima metà del 2022 – il varo tecnico è previsto a Valencia per fine aprile, quello ufficiale a Punta Ala per maggio – FlyingNikka è il fru;o di un intenso e accurato lavoro a 360° che ha coinvolto, oltre ai progeUs? coordina? da Mills, anche i velis? del team a;ualmente impegna? con Roberto Lacorte nel circuito dei Persico 69F, quindi il Team Manager e responsabile del proge;o vele Alessio Razeto, Lorenzo Bressani, Enrico Zennaro, Lorenzo de Felice e Andrea Fornaro.
Un gruppo di lavoro che nel corso della presentazione di oggi, a cui hanno partecipato collega? da remoto lo stesso Mark Mills, il Project Manager Miki Costa e un ospite d’eccezione, lo skipper di Luna Rossa Max Sirena, ha illustrato a stampa e presen? i primi, importan? step del proge;o di questa barca unica.
“FlyingNikka sarà il primo esemplare di una nuova generazione di monoscafi a foil ad essere varato e già que-
sto è mo?vo di grande orgoglio e soddisfazione. Si tra;a di una barca realmente innova?va, molto complessa
sia da proge;are che da costruire, che rappresenta una sfida mai affrontata prima”, dichiara Lacorte. “In ques?
mesi abbiamo lavorato senza sosta, con?nueremo a farlo anche nei prossimi, intensificando se possibile l’aU-
vità in vista dei successivi step. In a;esa, spasmodica, di vederla in acqua, pronta a navigare e a iniziare la serie
di test che ci porteranno ad affrontare le regate volando a 50 nodi di velocità”.
“La sfida di FlyingNikka è una novità nella storia della vela: l’obieUvo non è solo avere una barca a vela foiling, non solo percorrere lunghe navigazioni offshore, ma farlo nell’ambito delle regole esisten?, che non hanno esperienza nella ges?one di barche a foil”, spiega Mark Mills. “E’ una sfida mul?pla: mantenere il proge;o ampiamente accessibile, u?lizzando il meglio delle esperienze dell’America’s Cup, in un proge;o con i cos? e le complessità più in linea con una barca per regate cos?ere e Grand Prix come un Maxi 72. Requisi? che rendono il proge;o molto più interessante e gra?ficante, in quanto dobbiamo risolvere i problemi in modo concreto e realis?co. Essendo un ?po di barca nuovo e s?molante, abbiamo dovuto creare un team di esper? in ciascuna delle aree specialis?che. Lavorando con i nostri partner di KND in Spagna, siamo diventa? uno dei primi uten? del dinamico VPP Gomboc di Team New Zealand al di fuori dell’America’s Cup, combinato con l’analogo somware North Sails, in grado di determinare con al?ssima affidabilità le condizioni di volo, i carichi sulle strutture e quindi le performance della pia;aforma. Abbiamo coinvolto lo specialista di foil Nat Shaver, i designer North Sails Gau?er Sergent, Michele Malandra e Marco Capitani, reduce dall’esperienza in Coppa con Luna Rossa, e la Pure Engineering guidata dall’innova?vo Giovanni Belgrano per l’ingegneria. Nel team, il ruolo di project manager è affidato a Miguel Costa, un membro cruciale che ges?sce l’enorme complessità dei sistemi e della costruzione presso King Marine, insieme all’ingegnere meccanico Thiha Win, che risolve le sfide rela?ve ai sistemi di controllo che richiedono un design complesso, viste le alte prestazioni e le precisioni richieste. Affinché una barca foiling possa funzionare nell’ampia gamma di condizioni che si incontrano nel Mediterraneo”, prosegue Mills, “è necessario avere una migliore performance con aria leggera di bolina, rispe;o a barche che vanno sui foil principalmente di lasco come gli IMOCA. Questo ci ha spinto verso la soluzione con
!arms” ?po gli AC75, che consente prestazioni importan? anche in andature di bolina.
La soluzione par?colare ado;ata nella combinazione foil e arm, consente una reazione molto più rapida ed efficace sopra;u;o con vento leggero rispe;o a quanto si è visto ad Auckland sugli AC75 con l’u?lizzo del flap. Allo stesso modo, il foil orizzontale (elevator) regolabile sul ?mone, consente il controllo dell’asse;o prua/ poppa, alla ricerca di un volo stabile, sopra;u;o con mare formato, vera sfida dell’intero proge;o. Correre in alcune delle più grandi regate al mondo secondo le regole offshore, comporta un ulteriore requisito di stabilità e affidabilità che gli AC75 non devono soddisfare, quindi FlyingNikka sarà dotata anche di una chiglia e un bulbo, che forniscono la stabilità sopra;u;o ad ampi angoli e che portano anche un po’ di tranquillità quando si è in mare aperto, sopra;u;o di no;e.
Il piano velico rifle;e allo stesso modo un pra?co approccio all’alta velocità, con un albero rotante a sezione corta che non richiede sar?e volan?, grazie a delle croce;e inclinate di 35 gradi. Con un peso così sproporzionatamente importante per le prestazioni, ogni passaggio semplificante che riduce i sistemi o il numero di persone si ripaga in prestazioni. La rimozione delle sar?e volan? semplifica notevolmente la manovrabilità e i sistemi richies?, consentendo all’equipaggio di 6 persone di concentrarsi rispeUvamente sul governare la barca, regolare la randa e il fiocco, regolare l’asse;o di volo e seguire la navigazione. Senza le sar?e volan?, la tensione dello strallo di prua è tenuta so;o controllo con la tensione della sco;a randa e con le vele a inferitura stru;urale North Sails Helix, che si assumono una porzione significa?va dei carichi.
Con strumen? di previsione di al?ssima qualità ges?? da Roland Kleiter di KND, siamo molto fiduciosi di poter soddisfare la promessa iniziale che abbiamo fa;o all’armatore, ovvero decollare con una velocità del vento reale inferiore a 10 nodi. Una volta che la barca si sarà sollevata completamente sui foils, prevediamo che la velocità massima dell’imbarcazione si avvicini ai 50 nodi, offrendo un VMG di bolina vicino a 30 nodi e un VMG di poppa vicino a 40.
King Marine ha un team di grande esperienza che lavora a pieno ritmo sulla costruzione, a Valencia. Lo scafo e le para?e sono in fase di laminazione, a breve seguirà la coperta. Cariboni sta costruendo l’idraulica e Dona? racing e FaRo Advanced Systems stanno lavorando all’ele;ronica e il controllo del volo. L’assemblaggio finale dei componen?, prima dei primi test di navigazione, è previsto nella primavera del 2022, un processo complicato so;o la guida di Miguel Costa, che da solo richiederà quasi un mese”.
Una volta pronta, FlyingNikka parteciperà in primis alle più importan? regate del Mediterraneo con a poppa il
guidone dello
Yacht Club Repubblica Marinara di Pisa e con il supporto di Ce?lar, brand della casa farmaceu?ca
PharmaNutra S.p.A.
Ulteriori informazioni sul nuovo sito, on line da pochi giorni, all’indirizzo https://flyingnikka.com