Nago-Torbole (TN) – L’attesa di due anni per tornare a disputare il Torbole Europa Meeting è stata ripagata con otto regate e da bellissime, e dure, condizioni di vento, che si sono presentate dopo il maltempo di sabato e il vento forte da nord, sia nelle giornate di domenica e lunedì con sole, cielo terso e un poderoso vento da sud che è sempre soffiato tra i 18 e gli oltre 20 nodi. Al Circolo Vela Torbole, con la collaborazione di Federazione Italiana Vela e il Consorzio Garda Trentino Vela per la gestione del campo di regata con le boe elettriche, la ventidueesima edizione di una delle più conosciute regate dedicate alla classe Europa (ex olimpica femminile prima del Laser Radial) ha messo in luce gli equipaggi più allenati e più giovani, che tra i circa 170 partecipanti sono stati più della metà. La classe Europa si è dimostrata decisamente viva, anche per l’Italia, che si è presentata con 11 timonieri-e; il record di partecipazione e le dieci le nazioni presenti hanno fatto tornare i numeri come in pre-pandemia e anzi, li ha migliorati.
Dal punto di vista dei risultati il 22° Torbole Europa Meeting ha visto il dominio nella top 15 della Danimarca, anche se la vittoria maschile è andata al norvegese Lars Johan Brodtkorb, che ha letteralmente trionfato con 5 vittorie parziali, due secondi e un undicesimo entrato nello scarto. Otto punti dietro, al secondo posto, il danese Oscar Thule, terzo lo svedese Krensler, un solo punto dietro Thule e protagonista di quattro vittorie parziali nella propria batteria. Ottimo quarto il pluricampione del mondo Soren Johnsen (Danimarca). Vittoria danese tra le donne con Anna Livbjerg (13^ assoluta con un 2-4-5 come migliori parziali), nove volte campionessa del mondo e tuttora campionessa iridata in carica; seconda la tedesca Menke e terza la svedese Lanner. Per gli italiani è stata l’occasione di tornare a navigare e regatare dopo la pausa invernale: certo le impegnative condizioni di vento non hanno facilitato le cose, ma tutti si sono comunque divertiti; primo degli azzurri Francesco Zugna (CDV Muggia), quarantesimo ma con un paio di settimi parziali a dimostrazione della stoffa. “Gli italiani hanno tenuto duro e sono riusciti a regatare sempre nonostante le impegnative condizioni, che sommate alla fisicità della barca, hanno fatto tirare fuori tecnica e carattere – ha commentato a manifestazione conclusa il Presidente della classe Europa Alan Travaglio – Personalmente, in accordo con il consiglio direttivo, ho regatato con la bandiera ukraina e russa esposte sulla vela per dare un messaggio contro qualsiasi tipo di guerra e anche contro qualsiasi tipo di discriminazione, anche in campo sportivo, dato che un atleta non ha colpa per le scelte dei propri politici”.
L’Alto lago di Garda trentino, vera macchina del vento, d’ora in poi avrà il calendario sempre più fitto proponendo regate internazionali tutte le settimane, con un afflusso non solo di regatanti, ma anche delle relative famiglie che non si perdono una vacanza in un territorio che permette tante attività outdoor. Le acque del lago saranno colorate sempre più da vele di tutte le dimensioni e tipologie: le vacanze pasquali sono occasione di allenamenti o partecipazione a regate: a metà settimana inizierà alla Fraglia Vela Riva il Meeting del Garda Optimist, con un migliaio di partecipanti, coach e famiglie al seguito: un vero e proprio via alla stagione turistica, che di fatto è già partita grazie all’organizzazione di tanti eventi velici e sportivi, che già da marzo stanno vivacizzando l’Alto lago di Garda.