The Ocean Race, l’impegnativo giro del mondo a vela in equipaggio, punta a una ripartizione 50:50 tra donne e uomini nella flotta del giro del mondo entro le prossime tre edizioni della regata, in continuità con la storia della regata che ha visto ben 136 donne prendervi parte, dalla prima edizione del 1973.
L’obiettivo è di raggiungere un numero uguale di uomini e donne nell’evento, sia che si tratti di equipaggi misti o completamente femminili. L’iniziativa fa parte di una collaborazione senza precedenti nel campo della vela, con le principali organizzazioni che si occupano di sostenibilità, diversità e vela, The Ocean Race, World Sailing Trust, The Magenta Project e PA Consulting, che si basa su iniziative esistenti e introduce nuovi percorsi per aprire la vela alle donne e ai giovani.
Horizon, di cui fanno parte figure diverse dello sport – tra cui velisti, costruttori e cantieri, allenatori, giudici e ufficiali di gara – deriva da un’analisi approfondita dello stato della parità di genere nella vela professionistica da parte di PA Consulting. La società di consulenza, specializzata in innovazione e trasformazione, ha intervistato i principali stakeholder del settore e ha individuato le principali barriere, i pregiudizi e i problemi sistemici che limitano la partecipazione femminile a questo sport.
Dee Caffari, la prima donna a navigare in solitaria e senza scalo intorno al mondo in nei due sensi, due volte concorrente di The Ocean Race e presidente del World Sailing Trust, ha dichiarato: “Tutti noi ci fidiamo naturalmente delle persone con cui siamo abituati a navigare, quindi è difficile entrare in un team. Al vento e alle onde non importa chi sei, uomo o donna, sei un velista”.
Questi dati fanno eco alla Strategic Review 2019 del World Sailing Trust sulle donne nella vela, che ha rivelato che l’80% delle donne e il 56% degli uomini pensano che la parità di genere sia un problema nella vela e che il 59% delle donne, rispetto al 14% degli uomini, ha dichiarato di aver subito discriminazioni di genere.
Lavorando insieme, The Ocean Race, The Magenta Project, PA Consulting e World Sailing Trust intendono cambiare la percezione e migliorare i percorsi di accesso al settore per le donne. L’Ocean Race creerà una tabella di marcia per l’azione, che includerà sia iniziative nuove che esistenti che saranno sostenute dai collaboratori. Le azioni includeranno le raccomandazioni della World Sailing Trust Strategic Review, come ad esempio:
Un programma di leadership accelerato per creare una pipeline di leader femminili in tutto lo sport.
Un gruppo di lavoro sull’equality design composto da progettisti di barche, produttori, specialisti tecnici e veliste.
Un gruppo di lavoro sulla diversità e l’inclusione, guidato da World Sailing Trust.
The Ocean Race offrirà anche opportunità di affiancamento nella gestione della regata, con volontari dei club locali di ogni città ospitante in cui la regata si ferma e, con il Magenta Project, svilupperà un programma di mentoring per donne e giovani specifico per The Ocean Race. PA Consulting creerà uno strumento di valutazione dell’uguaglianza per aiutare il settore della vela a misurare la situazione attuale e i miglioramenti possibili, insieme a una serie di tavole rotonde che ne seguiranno i progressi.
Tutte le parti interessate firmeranno inoltre la UN Women, Sport for Generation Equality Charter, una potente coalizione di parti interessate in diversi sport per promuovere l’uguaglianza di genere attraverso lo sport.