Attenzione su titoli, salute, tutele, tecnologie e transizione energetica

Viareggio, 29 gennaio 2025 – Oltre novanta persone, in gran parte comandanti e membri degli equipaggi di superyacht, hanno riempito la sala dell’hotel Esplanade di Viareggio dove ieri si è tenuto il convegno “I marittimi del diporto: titoli, mercato e contrattualistica – I servizi di USCLAC-UNCDIM-SMACD”

Nei saluti iniziali il comandante Emanuele Bergamini, presidente di USCLAC, ha ricordato l’impegno del sindacato a favore dei marittimi del diporto e i servizi e le iniziative a supporto dei lavoratori, mentre Saverio Cecchi, presidente di Confindustria Nautica, ha sintetizzato il momento di mercato della cantieristica italiana, ancora in ottima salute dopo anni di crescita impetuosa con segnali recenti incoraggianti specie dal segmento delle barche medio-piccole, che negli ultimi mesi avevano marcato un rallentamento.

Ha aperto la serie dei relatori Roberto Neglia, responsabile rapporti istituzionali di Confindustria Nautica, con una presentazione molto dettagliata sulla normativa dei titoli professionali e la riforma del D.M. 121/2005, di cui ha ripercorso la genesi, e sui rapporti tra titoli marittimi e del diporto.

L’avvocato marittimista Enrico Molisani ha spiegato il quadro normativo in cui operano attualmente i comandanti, sia dello shipping che dello yachting, compresi gli ultimi aggiornamenti legislativi (D.M. 227/2023), che intendono allineare le figure dei comandanti del diporto agli standard internazionali, soffermandosi anche sui profili di rischio per i comandanti.

Stefano Staderini, avvocato ed esperto di diritto del lavoro, ha illustrato diversi casi concreti di trattamento, economico ma non solo, di comandanti e marittimi italiani a seconda delle modalità di arruolamento e della contrattualistica applicata. 

E’ stata poi la volta di Isabella Susy De Martini, medico di bordo con grande esperienza soprattutto su navi da crociera e traghetti, che ha sottolineato le diverse analogie fra il settore dei megayacht e le crociere di lusso, anche in zone remote come Antartide o Groenlandia, e le necessità di una maggiore preparazione degli equipaggi proprio per far fronte alle possibili emergenze dal punto di vista sanitario per armatori, ospiti a bordo, comandanti e marittimi.

Andrea Odone, vice presidente C&C Marine Srl, è intervenuto sulle nuove tecnologie a disposizione di comandanti ed equipaggi per una migliore e più efficiente gestione degli impianti di bordo, che tenga conto delle sempre più stringenti esigenze di sicurezza e sostenibilità.

L’importanza della formazione e le possibilità di occupazione offerte ai marittimi del diporto, specialmente alla luce del progressivo aumento della flotta mondiale e della crescente richiesta di personale ben addestrato, sono state al centro delle relazioni di Elena Di Tizio, managing director del centro Gente di Mare, che ha insistito sulla necessità per i marittimi di adeguarsi in fretta alle sfide imposte dalla transizione energetica, e Luigi Bruzzo, direttore della Fondazione ISYL-Italian Superyacht Life, legata a Navigo.

Giorgio Gallo, responsabile del settore yachting per Italia, Francia e Spagna del RINA, ha ricordato i grandi passi in avanti fatti dalla nautica negli ultimi anni sul fronte delle tecnologie e della progettazione navale, indicando come i nuovi carburanti richiedano competenze nuove agli equipaggi, un esempio su tutti il corretto uso del metanolo.

In chiusura Giuseppe Marino, responsabile del broker Assytech, ha ribadito come spesso comandanti ed equipaggi del diporto siano poco informati sulle possibilità di coperture, in primis legali ed assicurative, che in realtà sono già a loro disposizione per lavorare in modo più sereno.

L’evento è stato organizzato da USCLAC-UNCDIM-SMACD con il supporto di Cas.co.di e degli sponsor Gente di Mare, C&C Marine Srl, Unipol TS ed Assytech.

Ufficio stampa USCLAC-UNCDiM-SMACD Riccardo MASNATA

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