Un allenamento spirituale nella “maratona” della Quaresima verso il “traguardo” della Pasqua. Con questo spirito di fraternità le Fiamme Gialle sono state accolte da Athletica Vaticana, giovedì pomeriggio, per la celebrazione della Santa Messa all’altare della Cattedra della Basilica di San Pietro. Ha presieduto l’arcivescovo Jan Romeo Pawłowski, Segretario per le Rappresentanze Pontificie e hanno concelebrato sacerdoti che vivono l’esperienza di Athletica Vaticana e il cappellano del Centro Sportivo della Guardia di Finanza di Castelporziano.
Nell’omelia l’arcivescovo Pawłowski ha fatto ricorso a immagini sportive: “La Quaresima è un po’ riprendere il fiato, correggere il tiro, verificare le forze, cambiare il modo di allenarsi e di correre: uso questi termini di competizione sportiva per indicare lo stretto legame della nostra vita spirituale, cristiana con gli sforzi che voi conoscete per l’esperienza sportiva”.
“In modo particolare salutiamo gli amici delle Fiamme Gialle che, come Athletica Vaticana in Vaticano, portano gli ideali dello sport nella società italiana. E so che tra le due associazioni esistono ormai vari settori di collaborazione, di solidarietà e di amicizia. A tutti voi porto il saluto benedicente di Papa Francesco”.
Questa celebrazione, ha spiegato l’arcivescovo, è “un allenamento di carattere spirituale: in questi ultimi tempi avete sentito molte parole di incoraggiamento, di sostegno, di apprezzamento, che Papa Francesco ha rivolto a voi sportivi. Si sono rivolte a voi pure tante persone, gente semplice e bisognosa di aiuto e di sostegno”.
“per tornare ad Athletica Vaticana e ai colleghi e amici delle Fiamme Gialle, mi viene in mente che San Pietro potrebbe essere considerato il primo Atleta del Vaticano: è venuto fino a Roma da Gerusalemme, dalla Terra Santa, camminando, navigando. Come pure San Paolo: hanno fatto, per così dire, una maratona!”.
“La bandiera vaticana, portata in alto da Athletica Vaticana, è bianca e gialla, semplicemente parlando simboleggia l’oro e l’argento” ha concluso l’arcivescovo. E anche le Fiamme Gialle attraverso il loro colore giallo si uniscono a quella idea delle medaglie sportive: l’oro e l’argento. Ma con Cristo e in lui siamo tutti vincitori, il male non ci può sconfiggere, siamo noi chiamati a vincere il male con il bene e costruire la pace”.
Nella celebrazione è stata elevata una forte preghiera per la pace in Ucraina e ovunque nel mondo si combattano guerre “dimenticate”. E anche perché lo sport possa fare la sua parte per costruire la pace, riproponendosi come esperienza di riconciliazione e di dialogo tra popoli e culture diverse.
In particolare, a dar voce all’invocazione di pace in Ucraina è stata l’atleta gialloverde Oxana Corso plurimedagliata alle Paralimpiadi e più volte campionessa mondiale nell’atletica, adottata da una famiglia romana che l’aveva trovata in un orfanotrofio di San Pietroburgo.
Presenti numerosi atleti delle Fiamme Gialle, tra loro medaglie olimpiche, paralimpiche e mondiali, insieme al Comandante del Centro Sportivo Gen.B. Flavio Aniello, il Comandante del Gruppo Polisportivo Gen.B. Vincenzo Parrinello e il Presidente Onorario dei Gruppi Sportivi Fiamme Gialle Gianni Gola. Presenti inoltre, alcuni campioni del passato, allenatori, dirigenti e loro familiari.
La celebrazione ha rinsaldato e rilanciato il gemellaggio tra Athletica Vaticana, la polisportiva ufficiale della Santa Sede e le Fiamme Gialle. Una fraterna amicizia sportiva e solidale, che sostiene in particolare il Dispensario pediatrico vaticano Santa Marta e che il 24 maggio darà vita al secondo meeting “We Run Together” a Castelporziano: grandi campioni e uomini delle Istituzioni passeranno il testimone della staffetta a persone con disabilità, carcerate e carcerati, migranti e anche ai rappresentanti delle ambasciate presso la Santa Sede. Per essere davvero “fratelli tutti”.

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